Sfiora quota 17 milioni il numero di italiani che nell’ultimo trimestre hanno comprato online. Quasi 6 italiani su 10 di almeno 15 anni di età sono utenti abituali di Internet, da ogni luogo e con qualsiasi dispositivo.
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Cosa si compra online con la bella stagione?
Incredibile ma vero, sono i libri in cima alla classifica delle vendite sulla rete.
Con il cambio di stagione, infatti, mutano anche le categorie di acquisti online. Gli utenti prediligono prodotti adatti al tempo libero e all’aria aperta: i libri sono al primo posto nella classifica degli acquisti con il 15,4%, seguiti dai biglietti di viaggio che registrano il 13,1%, mentre il terzo posto si piazzano i capi di abbigliamento con il 12,5% .
Una profonda differenza rispetto agli acquisti censiti sotto Natale, in cui primeggiava la categoria di PC e Tablet con il 16,1% sul totale degli acquisti online, seguita dagli smartphone con il 12,9% e in terza posizione vi erano gli elettrodomestici con il 12,1%.
Questi i dati più salienti che emergono dalla quinta rilevazione trimestrale dal titolo “eCommerce Index – Evoluzione degli acquisti degli italiani” condotta tra gennaio e marzo, e promossa da Netcomm con il supporto di Human Highway.
Nel trimestre preso in esame, gli acquisti online hanno attratto 16,9 milioni di individui ovvero il 55,1% degli italiani che accedono a Internet in Italia; mentre gli individui che acquistano online almeno 3 volte ogni trimestre sono 11 milioni, vale a dire il 36,0% degli utenti Internet e compongono il segmento degli acquirenti abituali, responsabili dell’88% del valore degli acquisti. L’attenzione degli acquirenti, in questo trimestre, è rivolta sempre di più alle categorie di prodotto per la bella stagione. E le categorie che hanno visto un incremento negli acquisti sono direttamente collegate al tempo libero, come i libri, i biglietti per i viaggi e l’abbigliamento .
«Si conferma la tendenza per cui molti acquisti vengono effettuati nei punti vendita tradizionali, ma un ruolo fondamentale prima di comprare un bene o servizio è rivestito dalla possibilità di prendere informazioni sulla rete – ha spiegato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. - Anni fa avevamo coniato la definizione di infocommerce e, comunque, si osserva come la multicanalità si sia affermata come fondamentale opzione informativa e di scelta per il Superconsumatore. Infatti, sia gli utenti internet sia acquirenti tradizionali di alcuni prodotti attribuiscono un ruolo decisivo al “catalogo” e alle schede prodotto consultate presso un sito online prima del loro acquisto offline, ovvero in un punto vendita fisico».
In questa particolare classifica, al primo posto si colloca la categoria delle attrezzature sportive con il totale del 9,6%, al secondo posto, come per gli acquisti online, troviamo i biglietti di viaggio con il 9,4% degli acquisti. Al terzo posto troviamo con il 7,4% la categoria i ricambi per moto e auto.
I dati emersi dalla rilevazione periodica promossa da Netcomm rivelano come gli italiani siano sempre meno diffidenti verso l’acquisto online, al punto che solo il 5,7% degli utenti non si fida a pagare su internet.
Cosa spinge all’acquisto online?
Sempre più sono la comodità e i benefici che se ne traggono a determinare la scelta dell’acquisto attraverso la rete. La consegna dei prodotti fisici acquistati online avviene nel 93% dei casi a domicilio (casa o ufficio, con un prodotto fatto recapitare in ufficio ogni 10 ricevuti a casa); la crescita del numero di consegne nel 2014 rispetto al 2013 che è stata intorno al
21%. Gli acquisti a distanza generano il movimento di 9,9 milioni di pacchi ogni mese in Italia e solo il 6% dei consumatori opta per il ritiro del prodotto in un altro luogo.
«L’acquisto online continua ad essere per chi compra un’esperienza convincente - ha sottolineato Roberto Liscia - La soddisfazione espressa dagli acquirenti in merito a tutto l’iter di acquisto online si attesta sulla votazione 8,5, in costante crescita da quando rileviamo questo parametro (aprile 2011, in cui era 8 il voto medio). Questo indicatore riassume il successo della modalità di acquisto a distanza attraverso la rete: chi inizia ad acquistare online continua a farlo e, anzi, compra progressivamente in categorie di prodotti sempre diverse, diventando egli stesso promotore del nuovo stile di acquisto presso le persone che non hanno ancora fatto l’esperienza. Quando il livello di soddisfazione è così elevato il racconto dell’esperienza positiva diventa virale, si socializza su piattaforme come Twitter e Facebook, e la sua diffusione nella popolazione si alimenta da sola. È quello che abbiamo visto accadere negli scorsi anni e che può ragionevolmente continuare con questo ritmo di crescita anche nei prossimi».
«Siamo testimoni di una evidenza lampante: - ha concluso Liscia - il digitale si conferma il vero asset con cui tutti gli operatori devono fare i conti se vogliono competere con successo per soddisfare le esigenze del nuovo Superconsumatore».
La frequenza media di acquisto nell’ultimo trimestre è stata pari a 3,4 transazioni per acquirente nei tre mesi (poco più di una al mese). La diversa frequenza di acquisto consente di distinguere tra acquirenti abituali (almeno una volta al mese) e acquirenti sporadici (uno o due acquisti nel trimestre). Tale segmentazione mostra che il mercato è sostanzialmente guidato dal segmento degli acquirenti abituali: 11 milioni di individui che generano la quasi totalità del valore del Net Retail. Il valore della spesa è quasi equamente ripartito tra gli acquisti di servizi e beni digitali e
prodotti fisici. La crescita del valore complessivo del Net Retail nel 2014 è stata pari al 22,1% rispetto all’anno precedente. La dinamica di crescita era già sostenuta nei due anni precedenti (di poco inferiore al 20% nel 2012 e nel 2013) e ha conosciuto una ulteriore accelerazione a partire dall’autunno del 2013 lungo tutto il 2014.
Gli acquirenti online italiani hanno compiuto in media più di un acquisto al mese nel 2014. La frequenza di acquisto è cresciuta in modo significativo nell’ultimo trimestre dell’anno e ha portato al risultato di oltre 200 milioni di transazioni nell’intero 2014. Negli anni recenti si sta affermando una nuova modalità di acquisto a distanza, sempre online ma non sul Web, bensì via App su dispositivi mobili. Tra i 16,9 milioni di acquirenti online degli ultimi tre mesi si rileva che un o su dieci, ad aprile 2015, ha effettuato un acquisto tramite uno Smartphone (via Web o, più frequentemente, via App) e che la quota di acquisti da Smartphone cresce del 67% rispetto all’anno scorso. La quota di acquisti da Tablet cresce a un ritmo più contenuto rispetto agli Smartphone: solo del 28% rispetto all’anno scorso.