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Il saggio di Nicolamaria Coppola affronta un tema complesso e articolato coinvolgendo il lettore anche attraverso i racconti di persone omosex che hanno toccato con mano soprusi, ingiustizie e violenze. Per approfondire e comprendere meglio abbiamo rivolto alcune domande all’autore.

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Nei Paesi arabo-islamici di omosessualità di può morire. Ovvero si può essere condannati a morte per il reato di omosessualità.

Ed è proprio da questa consapevolezza che trae origine Omosessualità in Medio Oriente di Nicolamaria Coppola. Una consapevolezza che va al di là del lavoro sul campo svolto dall’autore in Iraq e Giordania e che nasce dal desiderio di approfondire un tema articolato e complesso.

Coppola, nel saggio edito da Aracne, esplora con molta determinazione e franchezza tutti i lati del problema passando in rassegna le prospettive mediorientali non sempre compatibili con quelle dell'Occidente. Inoltre molto spazio viene riservato ai racconti dei diretti protagonisti e degli attivisti Lgbt che in questi anni hanno continuato a lottare mettendo spesso in gioco la loro stessa vita.

Per continuare a leggere la recensione e l’intervista a Nicolamaria Coppola, seguire il link →

Nicolamaria-Coppola

 

 

 

 

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